40 anni dopo


- 19 ottobre 2013 -


In piedi, da sinistra: Alessandro De Santis, Cinzia Mariani, Pietro Tantardini, Rossella Tomassini, Alessandro Caruso.
Seduti, da sinistra: Alessandro Koenig, Carlo Bellavite (noi lo conoscevamo così, senza l'aggiunta di Pellegrini), Leonardo Tamborini, Loretta Mariani, Lorenzo Montelatici, Maria Dotti, Paola Maccabelli, Roberta Ferrario, Luigi Pagnoni.

Assenti o irreperibili: Filippo Abrami, Riccardo Caniato, Leonardo De Leva, Massimiliano Modolo, Emanuele Persico, Nicola Scolastico, Riccardo Weyler, Simona Barbini, Silvia Manni, Monica Mensi, Valentina Secchi, Michela Tosi.


Siamo tutti alunni della maestra Paola Doppelbauer Andreini, la sezione C della scuola elementare Leonardo Da Vinci 1973-1978.
La maestra è nata il 16/4/1918 a Trieste (che, per pochi mesi, faceva ancora parte dell'Impero Austro-Ungarico) ed è morta a Milano il 13/6/2007.
Vedova, senza figli e con una sorella sorda morta prima di lei, ha lasciato tutti i suoi beni all'Ente Nazionale Sordi, che si è impegnato a curare la sua tomba che si trova al cimitero di Lambrate.
Questa è l'unica notizia che di lei si trova su Internet. Per ora, perché adesso c'è questo blog...
Era una maestra di un'energia incredibile, che ci ha inculcato molte cose, che ci sono state tutte utili nello studio e nella vita. I suoi metodi erano forti come lei, a volte eccessivi, di sicuro oggi non sarebbero più praticabili.
In ogni caso le vogliamo bene, anche perché quegli anni con lei sono stati una grande esperienza che ci fa sentire ancora vicini a chi l'ha vissuta con noi. Anche dopo 40 anni, anche se ci vediamo ogni 10 e anche se siamo tutti diversissimi.

Vi è piaciuto il pensierino?
Secondo me la maestra mi avrebbe dato al massimo: "Benino".
Non sono mica Koenig o la Maccabelli...

Questo blog è per noi.

Ogni tanto, quando avrò tempo, pubblicherò una foto (una foto, un post), di tutte quelle che conservo, cui spero di aggiungere altre che mi manderete.
Di ogni nuovo post-foto sarete avvisati per email.

Ma, attenzione:

  1. non pubblicherò il post-foto successivo finché non vi sarete sprecati in qualche commento al post-foto precedente
  2. nei commenti chiamate i compagni per cognome
  3. mandatemi le foto che avete
  4. continuate a dare la caccia agli irreperibili
  5. fate crepare di invidia gli assenti
Se volete vedere il prossimo, iniziate a commentare!


L.T.

10 commenti:

  1. Ma, attenzione:...........Tamborini... sei diventato una iena!
    Autoritario come un austro-ungarico, non vorrei essere al posto dei tuoi figli.
    Grande
    Monte

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  2. "Era una maestra di un'energia incredibile, che ci ha inculcato molte cose, che ci sono state tutte utili nello studio e nella vita. I suoi metodi erano forti come lei, a volte eccessivi, di sicuro oggi non sarebbero più praticabili.
    In ogni caso le vogliamo bene, anche perché quegli anni con lei sono stati una grande esperienza che ci fa sentire ancora vicini a chi l'ha vissuta con noi. Anche dopo 40 anni, anche se ci vediamo ogni 10 e anche se siamo tutti diversissimi."

    Mi dispiace dissentire
    per me il caso è elementare

    Ti avrebbe dato la stella d'oro (quella grossa) perchè hai fotografato benissimo lo spirito che l'animava e che ha cercato di trasmetterci. Ciao lu

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  3. da Riccardo Caniato:

    E mi sono perso qualcosa.
    In ogni caso che piacere rivedervi, e così colorati (all’epoca eravamo tutti in bianco e grigio con lo stemmino della Leonardo…).
    Siete belli, la vita è adesso, ciao!
    Riccardo

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  4. da Carlo Bellavite:

    Cari Tutti,
    è stata proprio una bella serata, di quelle dopo le quali ognuno porta a casa qualcosa, a partire dal piacere autentico di essere stati insieme. Anche con compagni che non vedevo dalla fine delle elementari (Leonardo la quinta elementare l'abbiamo conclusa nel giugno 1978 e non come scrivi nel blog nel 1979...sai che con le date mi trovo ancora molto a mio agio..!) c'è un sentire comune, frutto di quella lontana esperienza in ogni caso fondante nella vita di tutti noi. E questo concetto è stato scritto e ribadito da tutti in questi ultimi giorni.
    Nei nostri discorsi, nelle stanze polverose dei nostri ricordi, a volte anche negli incubi notturni o ad occhi aperti, si staglia sempre all'orizzonte una persona, bene evocata da Leonardo nel blog,..... la nostra maestra.
    Personaggio complesso anche a volerla ricordare 35 anni dopo la quinta elementare, ai limiti dell'eversione dei valori di rispetto civile e forse anche di quelli democratici, non solo adesso, ma sicuramente già anche allora. Tutti la ricordiamo con rispetto, spesso con timore, con poca simpatia umana. Probabilmente nessuno di noi le affiderebbe i propri figli. Il passo dell'oca nelle marce, le simpatie politiche per un socialismo che aveva pericolose derive plebiscitarie verso destra sono ricordi anche se fuori dal tempo, a loro modo inquietanti.
    Eppure....nonostante le classifiche di lettura sui grafici a montagna, le sfacciate preferenze, i voti ed i commenti indecenti che costellavano diari e quaderni di tutti noi, tutti noi siamo rimasti legati a questa donna. Escludendo che si tratti di una dialettica servo-padrone, c'è un sottile, ma non inesistente filo di gratitudine, forse anche ancora più sottile di affetto (e mi costa moltissimo scriverlo anche dopo 35 anni). Forse questa mail ha anche una funzione catartica, come quelli che molto tempo dopo vogliono regolare i conti con la Storia o almeno con la propria storia.
    Siccome ritengo che valga la pena di non disperdere questo patrimonio di relazioni umane fra di noi, Vi invito Tutti (Caniato compreso che vedo adesso partecipa brillantemente via mail) per il prossimo giugno per un sabato o domenica pomeriggio da me alla Cascina Pagnana a Gorgonzola.
    Chiederei a Leonardo o Rossella di individuare una data. Il posto è grande e ognuno, se vuole, può portare anche il resto della famiglia. A presto, Carlo

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    1. "Probabilmente nessuno di noi le affiderebbe i propri figli...." non faccio parte della categoria, ma probably qua non ti seguirei....
      "ai limiti dell'eversione dei valori di rispetto civile" insomma la maestra, in fondo in fondo, era una cripto-eversiva....?
      Ciao!!!

      lu

      ps. formidabili quegli anni, formidabile la serata di sabato scorso.... (un po' di sciovinismo non guasta!!!)


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  5. ...BELLA LA SCATOLA DEI RICORDI VIRTUALE....(azzeccatissima questa definizione della FERRARIO-come mai fosse alla base della montagna resta a maggior ragione un mistero...) creata dal NOSTRO TAMBORINI (stavo per scrivere leo...aiuto che mi sarebbe successo? radiata dal blog ancora prima di cominciare???) La scatola è virtuale ma i sentimenti di tutti noi sono veri...è stata una bellissima serata che mi ha lasciato addosso la voglia di giocare (con questo blog-giostra) e di pensare...e le due cose fatte contemporanemante sono un momento di raro piacere...un abbraccio autti ROSS (scusate volevo dire tomassini)

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  6. Continuando sulla scia del cripto-eversivismo (e riallacciandomi a quanto detto da Ross) direi che mentre nel fatidico lustro 1973-78 sicuramente l'uso del cognome era d'obbligo per uso abbondante di registro....(c'erano 2 Leonardi, 2 Riccardi, 3 Alessandri - dicesi tre... però le Mariani andavano chiamate per nome [se riconosciute... a proposito, che trucco si usava per distinguirle?]) al tempo attuale potremmo anche appellarci + colloquialmente col nome (chiaramente cogli aggettivi numerali se necessitano), come si fa con amici veri. Riciao!! lu

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  7. Guardando la foto ho fatto un gioco con la mia bimba Isabella.
    Le ho chiesto di indovinare: A) quello che è diventato professore universitario a 32 anni, B) il medico ortopedico C) la maestra di pianoforte.
    ha risposto: A) Tantardini, B) Pagnoni, C) Maccabelli!
    Ve lo consiglio.
    Non mancate, però, di pubblicare i risultati.
    Tambo

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    1. E poi per un giorno, i designati prendono il posto a loro attribuito, con le conseguenze del caso.... però potresti aumentare un poco le professioni da indovinello.Riciao!! lu

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  8. da Cinzia Mariani:

    Grazie Carlo (Bellavite Pellegrini, scusate ma preferisco i nomi ai cognomi) hai espresso con grande chiarezza e sincerità il pensiero mio e credo di molti di noi.

    A presto
    Cinzia

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